L’esame polisonnografico rappresenta un passo spesso decisivo nella diagnosi e nella stadiazione di una sindrome da apnea notturna permettendo di distinguere i normail russatori dai soggetti apnoici . L’utilizzo dei nuovi polisonnigrafi portatili permette, nell adulto, di eseguire l’esame presso la propria abitazione senza dover pernottare in ospedale, facilitando non di poco la procedura e permettendo un sonno più naturale nel proprio ambiente domestico. Il polisonnigrafo viene posizionato in ambulatorio o a casa del paziente la sera dell’esame e registra diversi parametri vitali durante la notte; la mattina successiva il paziente riporta in ambulatorio l’attrezzatura per permettere la refertazione dell esame. La polisonnografia è un esame del tutto non invasivo (non vengono utilizzate sonde né aghi ecc) ed è sempre ben tollerato dal paziente che dovrà sopportare soltanto la presenza di qualche cavo e sensore sul corpo durante la notte.
Cos’è l’insonnia e come si manifesta
L’insonnia è un disturbo del sonno molto comune che indica l’incapacità di prendere sonno anche quando se ne sente il bisogno: si tratta di un problema complesso, che non coinvolge solo la notte, ma si ripercuote su tutta la giornata.
Generalmente, chi soffre di insonnia presenta uno o più dei seguenti sintomi: difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni, risveglio precoce al mattino e cattiva qualità del sonno, che viene percepito come poco ristoratore. Chi soffre di insonnia ha spesso anche sintomi diurni, come spossatezza, disturbi della memoria, depressione, ansia e sonnolenza persistente.
Si possono individuare tre tipi di insonnia in base alla durata: l’insonnia episodica e l’insonnia transitoria hanno una durata da pochi giorni a massimo tre settimane e sono solitamente legate a eventi stressanti o a patologie specifiche. L’insonnia cronica, invece, può durare anche anni e richiede una valutazione medica approfondita.
Le cause dell’insonnia e le sue conseguenze
Le cause principali dell’insonnia possono essere sia di origine psicologica (come stress, ansia e depressione) che di origine fisica (come malattie o dolori fisici). Anche l’utilizzo di alcuni tipi di farmaci o una cattiva igiene del sonno possono scatenare questo disturbo.
Le cause dell’insonnia possono essere transitorie o di lunga durata: l’importante è riuscire a capire il prima possibile quali siano, per evitare che l’insonnia diventi un problema cronico.
Anche le conseguenze dell’insonnia riguardano sia in fisico che la mente. Gli sbalzi di pressione causati dai frequenti risvegli aumentano il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, oltre a provocare modificazioni del metabolismo e delle funzioni dell’apparato endocrino, con conseguente riduzione delle difese immunitarie. A livello psicologico, invece, l’incapacità di dormire può portare a depressione, attacchi d’ansia e di panico che si ripresentano anche durante la giornata.
Russamento e apnee nel sonno: cosa sono?
Più della metà degli italiani russa e quasi 1 su 4 soffre delle cosiddette apnee nel sonno. Il russare di per sé è già un disturbo del sonno, che spesso crea non pochi problemi anche a chi dorme vicino a noi.
In molti casi, però, il russare è sintomo di una patologia più grave, la cosiddetta sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome), caratterizzata da ripetuti episodi di occlusione delle vie aeree superiori durante il sonno: queste apnee comportano dei microrisvegli continui, brevi e inconsapevoli, e sono associate a una pericolosa riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue.
L’OSAS è una malattia da non sottovalutare: chi ne soffre ha un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa, infarto o ictus cerebrale, oltre ad obesità e diabete. Inoltre, chi è affetto da questa sindrome prova spesso un senso continuo di affaticamento e un’eccessiva sonnolenza diurna, che causa un maggior rischio di essere coinvolti in incidenti lavorativi e stradali.
Nonostante questo, anche a causa di una grande disinformazione sull’argomento, soltanto una piccolissima parte di coloro che soffrono di apnee notturne è in cura per risolvere questa patologia. Identificandola tempestivamente è possibile trattarla con la giusta terapia, riducendo il rischio di patologie correlate e migliorando la qualità della vita.
La medicina del sonno e i principali disturbi del sonno
Il sonno occupa circa un terzo della nostra vita ed è fondamentale per il benessere del nostro organismo.
Indipendentemente dalla causa, la riduzione di sonnointerferisce con alcune funzioni fondamentali del nostro corpo, determinando spesso conseguenze evidenti anche sul piano comportamentale e sulla qualità della salute.
I recenti mutamenti del mondo occidentale hanno avuto un impatto negativo sul sonno notturno: questo ha portato negli anni ’60 alla nascita della Medicina del Sonno, che si occupa della diagnosi e della terapia di tali disturbi.
I disturbi del sonno non vanno mai sottovalutati, perché si ripercuotono anche sulle ore diurne influenzando negativamente l’andamento lavorativo, i rapporti sociali e tutta la sfera psicologica del soggetto, oltre ad aumentare il rischio di contrarre infezioni, sviluppare malattie metaboliche e cardiovascolari.
Come sottolineano gli esperti, dormire bene influisce sulle nostre aspettative di vita più di qualsiasi altro fattore.