Le iperpigmentazioni vengono definite come un inscurimento circoscritto della cute, che si aggrava con l’esposizione al sole e sono:
- Macchie solari
- Macchie senili
- Efelidi
- Lentiggini
- Lentiggini senili o solari
- Melasma o cloasma
- Pigmentazioni post-infiammatorie
- Chiazze caffè latte
- Nevo di Becker
- Nevo spilus
- Matting teleangectasico
Come eliminarle?
Ottimi risultati si ottengono con l’utilizzo dei Laser Q switch (che possono essere laser Nd-yag Q switch, laser rubino o alexandrite) oppure può essere utilizzata la Luce pulsata (IPL).
E’ molto importante eseguire prima la diagnosi dermatologica perchè da ciò discende la localizzazione del pigmento e quindi il tipo di lunghezza d’onda che deve essere impiegata.
Da cosa sono provocate?
Le cause che provocano le iperpigmentazioni possono essere varie:
- Il naturale invecchiamento della pelle dovuto all’età
- Accumulo di melanina nell’epidermide e nel derma (ipermelanosi)
- Lesioni delle pareti vascolari con degradazione dell’emoglobina (ipercromie di origine ematica)
- Accumulo di carotene per cause metaboliche, dietetiche o farmacologiche (ipercarotenemie)
- Tatuaggi
- Farmaci (fenotiazinici, idantoina, antimalarici, fenolftaleina, arsenico)
- Varie malattie sistemiche ed endocrine.
Preparazione al trattamento
Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento.
Non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.
Periodo post-operatorio
Dopo il trattamento delle macchie cutanee, melasma o cloasma, o altre iperpigmentazioni della pelle, è necessario applicare una pomata antibiotica per alcuni giorni fino alla guarigione.
Le zone trattate devono essere protette con filtri solari ad alta protezione, l’arrossamento scompare solitamente nel giro di alcune settimane.